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latte versato nel bicchiere

Come scegliere tra latte intero e latte parzialmente scremato?

L’annosa domanda che spesso ci si pone quando si deve scegliere il latte da consumare è: latte intero o latte parzialmente scremato? Oggi vi daremo delle indicazioni per scegliere il latte più indicato per voi.


Sin dall’infanzia, il latte è parte integrante dell’alimentazione umana. Ricco di proteine nobili, di vitamine e sali minerali, è un alimento fondamentale per fortificare le ossa e non solo. Anche in età adulta, infatti, è bene continuare a consumare latte, ma è importante scegliere quello che meglio si adatta alle esigenze nutrizionali di ognuno.
L’annosa domanda che spesso ci si pone quando si deve scegliere il latte da consumare è: latte intero o latte parzialmente scremato? Oggi vi daremo delle indicazioni per scegliere il latte più indicato per voi.

Il latte intero

Rispetto al latte scremato, il latte intero è più nutriente perché non viene sottoposto ai numerosi processi industriali che ne limitano il contenuto di grassi, riducendone anche leggermente il valore nutritivo.
Nonostante si pensi che sia troppo pesante, il latte intero è un alleato della buona salute perché il grasso presente in questa bevanda determina un senso di sazietà maggiore che quindi non indurrebbe al consumo di una quantità eccessiva di carboidrati.
Per chi non deve stare attento alle calorie o per chi fa sport, grazie al suo elevato valore energetico, il latte intero garantisce un apporto molto equilibrato di grassi, proteine, sali minerali e vitamine anche in età adulta. Non subendo alcun processo di scrematura, il latte intero mantiene la parte grassa invariata, è dunque più nutriente ma anche più difficile da digerire. E' da tenere bene a mente che in 100 ml di latte intero si calcolano circa 64 calorie.
Il gusto del latte intero è particolarmente intenso e questa è una bevanda poco consigliata per chi soffre di colesterolemia.

Il latte parzialmente scremato

A differenza del latte intero, invece, il latte parzialmente scremato viene prodotto subusce un processo di scrematura attraverso il quale la panna viene in parte separata dal prodotto liquido e il latte viene privato, dunque, della componente lipidica. Questo processo di purificazione del latte avviene subito dopo la mungitura al fine di eliminare qualsiasi impurità con cui il latte può essere venuto a contatto.
La tecnica della centrifugazione elimina i germi separando, in questo modo, il latte magro dalla panna, ovvero la componente grassa, che viene a sua volta omogeneizzata. Dopo questo primo processo, panna e latte vengono nuovamente miscelati in proporzioni diverse pe ottenere un latte che abbia un contenuto di grassi inferiore rispetto al latte intero.

Quello che occorre precisare, però, è che nonostante il latte parzialmente scremato subisca un processo di purificazione da una parte della componente grassa, riuscirà a garantire un apporto nutrizionale completo assicurando il giusto apporto di minerali, proteine, vitamine e zuccheri, anche se in quantità inferiori.
Assicurando una percentuale di grassi notevolmente ridotta grazie al processo industriale della scrematura, il latte parzialmente scremato risulta più digeribile ma assicura, comunque, gusto e freschezza come il latte intero. Le calorie apportate da 100 ml di latte sono 46 ed è anche una bevanda più povera di colesterolo.
Va da sé, dunque, che la scelta del latte giusto debba ricadere sul latte intero qualora non vi fossero particolari patologie legate al colesterolo o, anche, al sistema vascolare, mentre ricadrà sul latte parzialmente scremato nel caso in cui vi sia la necessità di ridurre il consumo di acidi grassi saturi.
 

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