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Nutrizione e salute

PROFILI NUTRIZIONALI

28-02-2008

L'EFSA ha pubblicato il proprio parere per assistere la Commissione europea nella definizione dei profili nutrizionali. L'orientamento proposto è quello di un profilo generale con esenzioni per specifiche categorie di prodotti, tra i quali i prodotti lattiero-caseari, ed un numero di nutrienti di riferimento limitati


Secondo il Regolamento (CE) n.1924/2006, entro il 19 gennaio 2009 la Commissione europea, sentita l'EFSA, dovrà definire i profili nutrizionali che gli alimenti devono rispettare per riportare claim nutrizionali o salutistici.

L'EFSA ha ora presentato il proprio parere e nel farlo ha tenuto presente che la dieta è composta da una pluralità di alimenti, con differenti profili nutrizionali, che complessivamente possono permettere un'alimentazione bilanciata, ma che singolarmente influenzano la dieta, a seconda dei loro profili e delle quantità di assunzione. L'Agenzia nella sua valutazione ha, quindi, dovuto tener presente la capacità dei singoli prodotti di incidere negativamente sull'equilibrio dietetico generale.

Tra i nutrienti presi in considerazione dall'Agenzia ci sono la densità energetica, i grassi totali, i grassi saturi, gli acidi grassi trans, gli zuccheri ed il sodio, per i quali sono stati riscontrati eccessi di consumo rispetto ai livelli raccomandati. Le fibre alimentari, gli acidi grassi insaturi, le vitamine ed i minerali sono, invece, tra i nutrienti per i quali le quantità assunte potrebbero essere inadeguate rispetto alle raccomandazioni.

L'EFSA ha, quindi, concluso che la scelta dei nutrienti da includere nella definizione dei profili nutrizionali debba essere definita in base alla loro importanza sulla salute pubblica e a seconda della categoria di prodotto a cui si riferisce il profilo. In generale, l'Agenzia ritiene che la soluzione più adeguata sarebbe quella di un profilo unico con deroghe per alcune categorie di prodotti con ruoli importanti nella dieta. Ciò eviterebbe le rigidità di applicazione di un sistema uguale per tutti i prodotti e permetterebbe di non dover gestire un profilo nutrizionale diverso per ogni prodotto, che sarebbe di difficile utilizzo sia per gli operatori che per le autorità di controllo. Tali "deroghe" permetteranno a un determinato numero di alimenti delle differenti categorie di avvalersi di claim. Non tutti i prodotti, comunque, potranno farlo.

I prodotti lattiero-caseari ed i grassi spalmabili, insieme a oli vegetali, cereali e loro derivati, frutta, verdura e loro derivati, carne e derivati, pesce e derivati e bevande non alcoliche, sono tra i gruppi di alimenti ai quali è stato riconosciuto un ruolo importante nella dieta.

Per l'espressione del contenuto nutritivo degli alimenti i metodi analizzati sono stati tre: rispetto alla porzione al peso/volume (100 g/100 ml) all'energia (espressa rispetto alle 100 kcal/100 kJ o per macronutrienti come contributo percentuale dell'apporto energetico). Gli esperti EFSA hanno raccomandato di utilizzare il sistema più adatto allo schema di profili scelto.

Anche nel caso del sistema di calcolo, per soglia o per punteggio, gli esperti EFSA hanno raccomandato di utilizzare il metodo più pratico e concreto in relazione al sistema di profili impiegato.

L'EFSA selezionerà ora un basket di prodotti sui quali testare il sistema, così da individuare gli alimenti che potranno riportare claim salutistici (perché rispettano tutti i parametri previsti dal sistema), quelli che potranno riportare claim nutrizionali (perché rispettano il profilo nutrizionale ad eccezione, al massimo, di un parametro) e quelli che invece non potranno avvalersi di nessun claim. Dai risultati ottenuti sarà possibile valutare se i profili sono stati assegnati in modo adeguato.