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Nutrizione e salute

È GIUNTO IL MOMENTO DI SPOSTARE IL FOCUS DELLA DIETA "SALVACUORE" DALLA RESTRIZIONE DEGLI ACIDI GRASSI SATURI VERSO UN RIDOTTO CONSUMO DI CARBOIDRATI RAFFINATI

07-07-2010

La piramide alimentare americana: un rimedio peggiore del male? Il nuovo numero de L'Attendibile.


Il nuovo numero de L'Attendibile, LA TEMPESTA PERFETTA, è dedicato ad un interrogativo di grande importanza: la riduzione degli acidi grassi saturi, proposta come uno degli obiettivi principali delle linee guida nutrizionali, è davvero così vantaggiosa se, come spesso avviene, si accompagna ad un aumento compensatorio dei carboidrati raffinati?

L'American Journal of Clinical Nutrition, la più prestigiosa rivista di nutrizione clinica nel mondo, ha dedicato una serie di articoli su questo tema.

Come riportato in un interessante editoriale, è possibile che il sostanziale declino, osservato negli USA, della percentuale dell'energia fornita dai grassi totali e dagli acidi grassi saturi ed il compensatorio aumento dei carboidrati raffinati e degli zuccheri semplici, stia contribuendo alla corrente epidemia di obesità e diabete.

Tanto che "l'epidemia dell'obesità e l'aumentato apporto di carboidrati raffinati hanno creato una tempesta perfetta per lo sviluppo di disordini cardio-metabolici".

Secondo i risultati di alcuni recenti studi, è auspicabile che alla luce dell'attuale modificato scenario, il paradigma dieta-cuore venga riesaminato e che sia giunto il momento di spostare il focus della dieta "salvacuore" dalla restrizione degli acidi grassi saturi verso un ridotto consumo di carboidrati raffinati.

Per fare chiarezza su un tema così importante  abbiamo chiesto l'autorevole opinione  del dott. DOMENICO SOMMARIVA, noto studioso di lipidi e dislipidemie, vicepresidente della Sezione Lombarda della Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi.

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