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Il Mondo del Latte

PRINCIPI ELEMENTARI...

03-03-2016

L'Editoriale de Il Mondo del Latte di marzo


Dopo numerose riunioni, qualche manifestazione, ma soprattutto tanto lavoro, i primi giorni di febbraio Assolatte e le altre organizzazioni confindustriali del food hanno siglato l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro degli alimentaristi. Un contratto che riguarda 400.000 famiglie italiane.

Il nuovo contratto prevede nuove regole e un aumento delle retribuzioni che speriamo possano dare più serenità ai lavoratori delle nostre imprese. Anche perché - a differenza di quanto fatto nel passato - prevede un orizzonte temporale più lungo: quattro anni.

Come ho detto, la trattativa è stata lunga: i sindacati avevano infatti portato al tavolo molte richieste, e altrettanto avevano fatto le associazioni di rappresentanza industriale.

Così, se per i lavoratori era importante vedersi riconoscere maggiori tutele, non solo economiche, l'industria ha chiesto e ottenuto più flessibilità negli orari di lavoro e una maggiore efficienza produttiva, in modo da affrontare meglio un mercato in continua evoluzione.

Il nuovo contratto, oltre ai temi prettamente salariali, affronta e in parte accontenta le richieste dell'una e dell'altra parte, come accade in qualunque normale negoziazione. O come dovrebbe essere!

E anche il Governo ha fatto il proprio dovere, senza invadere il campo con iniziative che avrebbero turbato gli equilibri.

Certo, in alcuni momenti, i toni del dibattito sono stati anche aspri (per alcune settimane i sindacati hanno bloccato gli straordinari e hanno anche proclamato uno sciopero di 4 ore), ma mai - dall'una e dall'altra parte - si è abbandonata la strada del dialogo.

Infatti, la firma del contratto ha ricevuto commenti positivi sia da parte degli imprenditori che dei lavoratori.

E ciò dimostra che quando si discute di problemi comuni, quando è necessario trovare soluzioni ai problemi del settore, Assolatte c'è, pronta a fare la sua parte.

Ma dimostra anche che in ogni trattativa bisogna essere capaci di dare, non solo di chiedere.

Bisogna essere capaci di ascoltare le ragioni dell'altro, non solo pretendere di essere ascoltati.

Principi elementari, che purtroppo in tante altre occasioni vengono trascurati.
 
Adriano Hribal
 


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