Il Mondo del Latte
L'EDITORIALE DE IL MONDO DEL LATTE
03-01-2025
Gennaio 2025
Dopo infinite trattative, la Commissione europea ha firmato l’accordo di libero scambio con il Mercosur, il più importante blocco economico dell’America Latina, che conta 290 milioni di abitanti e importa formaggi per un controvalore di circa 245 milioni di euro.
È vero che nei quattro Paesi sudamericani i formaggi italiani non sono ancora decollati, come è vero che ci sono settori che hanno dichiarato di non condividere l’intesa.
Questo non vale per i formaggi, che – se l’intesa andrà in porto – porteranno a casa due risultati importanti. Prima di tutto importanti contingenti tariffari, che passano da 3mila a 30mila tonnellate in dieci anni, con il parallelo progressivo azzeramento dei dazi. Sappiamo quanto incidano i dazi percentuali sui formaggi italiani...
Ancor più importante è l’accettazione da parte dei Paesi del Sud America del capitolo sulla tutela delle indicazioni geografiche.
Per numerosi motivi, anche storici, legati alla presenza di un’enorme comunità di immigrati italiani, in America Latina imperversa l’Italian sounding.
Ebbene, con l’intesa si mettono alcuni puntini sulle i. Innanzitutto, si ottiene la protezione dei nove formaggi italiani più esportati (Asiago, Fontina, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Provolone Valpadana, Taleggio).
Inoltre, pur concedendo alcuni anni alle imprese locali per smettere di impiegare nomi che richiamano il nostro Paese, si chiarisce che sui prodotti di imitazione devono sparire i riferimenti all’Italia.
La Commissione europea ha, quindi, definitivamente inserito il capitolo delle indicazioni geografiche tra i temi dei trattati, il che ha eccezionale valore per il nostro settore.