Attualità
CAPRESE IN BARCA, CACIO&PEPE IN TRATTORIA E TIRAMISU' IN GELATERIA: I FORMAGGI ITALIANI VANNO IN FERIE IN CROAZIA
12-07-2013
Con il recente ingresso nella UE, in Croazia si aprono nuovi orizzonti per il caseario "made in Italy".
Vacanze all’insegna del low cost: come conferma Assolatte, il trend dell’estate 2013 premia le mete straniere più convenienti, come la Croazia, scelta dal 12% degli italiani che hanno scelto di trascorrere le ferie estive all’estero.
Gli 820mila italiani che si apprestano a trascorrere le vacanze estive in Croazia (terza meta estera degli italiani nell’estate 2013) potranno continuare ad assaporare i nostri strepitosi formaggi e a gustare le classiche ricette della cucina italiana realizzate con questi straordinari prodotti.
Non dovranno, dunque, rinunciare a una rinfrescante caprese, a una stuzzicante pizza ai quattro formaggi, a una saporita pasta cacio e pepe o a un lussurioso Tiramisù visto che i prodotti caseari “made in Italy“ sono sempre più diffusi in Croazia.
Assolatte dichiara che nel 2012 l’export caseario italiano diretto in questo paese sull’Adriatico ha superato i 605mila kg, il 2% in più rispetto all’anno precedente. Ancora migliore il risultato a valore, aumentato del 3% nel 2012, e arrivato a superare i 3,2 milioni di euro.
La Croazia rappresenta un mercato “giovane“ e tutto da costruire, che ora potrebbe vivere un’accelerazione interessante per le imprese italiane: il suo recente ingresso nell’Unione Europea delinea, infatti, nuove opportunità per gli alfieri del „made in Italy“.
A partire dalle imprese lattiero-casearie, che stanno più puntando da anni su questo Paese, dove ci sono solo 4,4 milioni di abitanti ma dove arrivano ogni anno circa 12 milioni di turisti, principalmente da Germania, Slovenia, Austria e Italia.
Al maggior afflusso di turisti si accompagna la crescita dell’offerta di cucina mediterranea con i suoi magnifici formaggi italiani: i più “gettonati“ in Croazia sono i formaggi freschi. come la mozzarella, la ricotta e la crescenza, che rappresentano oltre la metà dell’export italiano in quantità.
In crescita i formaggi duri tradizionali sempre più apprezzati per tradizione e gusto (+14% in quantità nel primo trimestre 2013).