MENU

Attualità

LATTERIA MONTELLO

23-06-2015

Tradizione e qualità


Per i veneti, Nanni è diminutivo di Giovanni. Ed è proprio del Nanni più famoso del nostro settore che parliamo: Giovanni Lazzarin. A lui si devono le origini della Latteria Montello, nel lontano 1947. Come sempre a quel tempo, non si trattava che di un piccolo laboratorio artigianale con strutture a dir poco essenziali: una caldaia, rigorosamente riscaldata dalla legna, pochi attrezzi, mani abili, molto lavoro. Il caseificio è uno dei tanti in Veneto, nella verdissima Marca trevigiana, ma i prodotti sono buoni e la passione è tanta. Così l’azienda cresce, senza mai fare un passo più lungo della gamba. Del resto sappiamo tutti che i veneti sono persone dotate di grande pragmatismo.

Nel 1970, per accontentare l’aumento della domanda, arriva il primo grande investimento. Viene costruito un nuovo stabilimento a Giavera del Montello, pensato per i formaggi freschi. Lazzarin pensa che il futuro sia nei freschi e sa che in Veneto sono poche le aziende capaci di farli. Siamo a un tiro di schioppo dal Piave, questa non è terra di crescenze, robiole, stracchini. Qui da sempre si producono formaggi stagionati, come l’Asiago e il Grana Padano.

I Lazzarin rischiano, investono nel nuovo mercato, vogliono percorrere una strada diversa. La scelta si rivelerà azzeccata.

Poco dopo l’inaugurazione del nuovo stabilimento, Nanni lascia le redini dell’azienda ai tre figli: Luigi, Armando e Bruno e affida loro la responsabilità di portare avanti l’eredità paterna. I fratelli si dimostreranno ottimi imprenditori, dando nuovo impulso alla produzione. Latteria Montello, infatti, si espande, i suoi prodotti escono dal Veneto, si fanno conoscere e apprezzare nel resto d’Italia, invadono gli scaffali della grande distribuzione. E nel 1985 – in onore del fondatore – viene lanciato il nuovo brand: Nonno Nanni.

Il resto è storia recente. Oggi Latteria Montello è senza dubbio uno dei principali player italiani nel mercato dei formaggi freschi e molli. Un’azienda ad alta specializzazione, con un marchio importante che permette di affiancare a stracchini e squacqueroni anche tanti prodotti innovativi. E non solo nel latte, come dimostra la linea di pasta fresca lanciata qualche anno fa in onore della moglie di Nanni: Nonna Rina.

Con la naturale successione generazionale, da qualche anno è arrivata la terza generazione. I cugini Lazzarin sono un gruppo di giovani imprenditori seri e motivati, ognuno con un ruolo specifico in azienda: chi segue la produzione, chi la parte finanziaria, chi il commerciale. Sotto lo sguardo attento dei genitori, che ancora oggi sono presenti in azienda e fanno da guida. Parliamo di questa splendida realtà italiana con Alessandro Lazzarin.

Latteria Montello è un’azienda all’avanguardia, ammirata dai concorrenti. Di recente avete vinto un premio con il vostro formaggio fresco spalmabile, con il quale andate a presidiare un segmento che in Italia hanno percorso in pochi e che vi vede competere con aziende di dimensioni internazionali. Come mai questa scelta? Qual è la specificità del vostro prodotto?
Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni è una novità assoluta per Latteria Montello. È frutto di tre anni di ricerca e sviluppo, che hanno permesso di proporre un prodotto che va incontro a quel bisogno di praticità e versatilità oggi sempre più avvertito tra i consumatori. È un formaggio cremoso, studiato per risultare leggero e che raggiunge un perfetto equilibrio tra sapore vivace e delicato. È stato eletto Prodotto dell’anno 2015 e questo è per noi motivo di grande soddisfazione, sia per il prestigio del premio sia perché si basa sul giudizio dei consumatori. Il Fresco Spalmabile si è dimostrato fin da subito in linea con le nuove richieste del mercato e i consumatori lo hanno identificato come un prodotto innovativo.

Purtroppo, da alcuni anni i consumi sono stagnanti. inoltre, la concorrenza è molto forte e la distribuzione – anche per la perdita di potere di acquisto delle famiglie – sembra sempre più attenta al fattore costo, spesso trascurando il fattore valore. In questo panorama voi dimostrate che si possono comunque affermare politiche commerciali legate alla qualità. Come ci riuscite?
Nonostante il contenimento della spesa, il consumatore continua a considerare come principali criteri d’acquisto la qualità, il gusto e il servizio. Sono tutti aspetti su cui la nostra azienda ha sempre investito, cercando di integrarli con innovazioni di prodotto in linea con le nuove tendenze del mercato. Dedichiamo grande attenzione ai mutamenti delle esigenze del consumatore e investiamo molto in ricerca e sviluppo. Le novità di prodotto presentate nel 2014 sono frutto di questa ricerca dell’eccellenza, che coniuga l’alta qualità e la genuinità all’innovazione, per andare incontro all’evoluzione delle aspettative del mercato. Ad esempio è stata introdotta una linea dedicata ai prodotti delattosati: la nuova Robiola senza lattosio e il nuovo Caprino di latte vaccino senza lattosio, che rispondono alle crescenti esigenze dei consumatori sul tema delle problematiche delle intolleranze alimentari. Ma sono stati introdotti anche formati e pezzature più piccoli, guardando ai single e alle famiglie che preferiscono ridurre gli sprechi e acquistare a piccole dosi per godere sempre di prodotti appena aperti.

Latteria Montello ha stretti legami con il territorio, anche se non produce né commercializza i classici formaggi veneti. Una scelta coraggiosa, fatta molti anni fa. Come si coniugano territorio, innovazione e brand aziendale?
Siamo un’azienda che ha voluto coniugare qualità artigianale con le più moderne tecniche di produzione, il nostro impianto di coagulazione in continuo per i formaggi molli è tra i più grandi in Europa. Ma, pur essendo all’avanguardia per qualità e ricerca, abbiamo scelto di rimanere saldamente ancorati ai valori della tradizione e della famiglia. La voglia di fare le cose per bene, la passione per il nostro lavoro, la genuinità dei prodotti e il controllo scrupoloso della filiera, sono principi che contraddistinguono Latteria Montello, insieme al rispetto per il territorio e un’attenzione particolare al contesto sociale in cui l’azienda opera, con l’impegno verso iniziative di solidarietà o di promozione culturale e di una salutare pratica sportiva. In campo sociale, Nonno Nanni sostiene alcuni progetti della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica ed è membro dell’A.F.M.U-Fiadda, realtà no profit che riunisce le famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi. Affianchiamo la Fondazione “I Bambini delle Fate”, che si occupa di progetti rivolti ai ragazzi con disabilità e l’associazione “Amici della Solidarietà”, attraverso donazioni dei nostri prodotti per la redistribuzione delle eccedenze alimentari alle famiglie più indigenti del territorio. Il nostro impegno negli ultimi mesi si è ancor più intensificato con la partecipazione al progetto nazionale “SALTAinBOCCA” per la promozione di una cultura della sana alimentazione tra i ragazzi.

E' in corso Expo. Nutrire il Pianeta è la sfida del prossimo futuro. Una sfida che si dovrà vincere producendo sempre di più, in modo sostenibile. Quali sono i progetti di Latteria Montello in questo campo? La convivenza tra produttività e sostenibilità è possibile?
Assolutamente sì! Crediamo nel principio del rispetto ambientale e siamo convinti che qualità voglia dire anche sostenibilità e, dunque, un’attenzione particolare alla salvaguardia del territorio. La nostra sfida più importante è il progetto che ha impegnato l’azienda nel calcolare e minimizzare la Carbon Footprint (la cosiddetta impronta di carbonio), ovvero la quantità di anidride carbonica (CO2) immessa durante tutta la filiera produttiva di quattro dei nostri formaggi più venduti: lo Stracchino classico, lo Stracchino con fermento Probiotico, la Robiola e lo Squaquerello. Dopo aver calcolato le emissioni complessive di CO2, sono state avviate misure di riduzione. Mentre per compensare l’impatto sull’ecosistema contribuiamo ogni anno a  sostenere alcune significative iniziative di tutela ambientale. Nel 2014 abbiamo finanziato un progetto per la gestione forestale sostenibile dei boschi di Lemie, in Piemonte, e contribuito alla realizzazione di una centrale idroelettrica in Turchia. Ma l’impegno green di Latteria Montello si traduce anche in molte altre pratiche ormai consolidate, come l’esclusivo utilizzo in tutto il sito produttivo di energia elettrica pulita proveniente da fonti rinnovabili, a cui si accompagna la presenza di un impianto fotovoltaico di 5mila metri quadrati sul tetto dello stabilimento dove produciamo la nostra linea di pasta fresca. Per il confezionamento dei prodotti vengono utilizzate vaschette costituite da materiale al 100% riciclabile. Infine, è stato attivato un impianto di trattamento dei reflui di lavorazione, che vengono convogliati in un depuratore biologico e in seguito utilizzati nell’agricoltura. Negli ultimi mesi ci siamo dotati anche di un impianto di cogenerazione alimentato a metano.


© RIPRODUZIONE RISERVATA