Attualità
BURRO: PER 1 ITALIANO SU 2 E' UN PIACERE TUTTO DA GUSTARE. PER STARE BENE
30-05-2013
Il 75,5% degli italiani lo consuma, il 55,5% lo apprezza e l'11% lo adora. Non solo: i maggiori consumatori di burro hanno anche un indice di benessere psico-fisico più alto della media, come emerge dal monitor biennale Assolatte-AstraRicerche
Il burro divide l’Italia. E non solo per ragioni storiche di contrapposizione tra la civiltà del burro e quella dell’olio di oliva. Come rivela, Infatti, il monitor biennale condotto da AstraRicerche per conto di Assolatte, il 55,5% degli italiani vive positivamente questo prodotto mentre il restante 54,5% esprime delle riserve. Ciò non toglie che, comunque, il burro continui a finire nel carrello della spesa di 3 italiani su 4.
“Consumano burro 32,9 milioni di italiani, pari al 75,5% della popolazione tra i 15 e i 70 anni– spiega il ricercatore sociale Enrico Finzi, che ha curato l‘indagine – Dunque la penetrazione del burro resta elevata, benché negli ultimi due anni sia calata lievemente, soprattutto a causa delle gravi difficoltà economiche che vive il nostro Paese ma anche per effetto dell’ambivalenza che caratterizza il vissuto di questo prodotto lattiero-caseario“.
Il profilo d'immagine del burro, infatti, è connotato da sensazioni e convinzioni contraddittorie. Da un lato al consumo di burro si associano piacere e godimento (26,3%), legati al gusto (25,8%), al profumo (16,7%) e in misura più bassa alla piacevole consistenza (10,1%): tutti elementi che a volte si legano ai bei ricordi nostalgici (17,6%), al senso di riempimento e sazietà (17,5%), alla gioia e all'allegria (16,2%), persino all'amore e alla passione (9,4%). Invece, dall'altro lato, il burro è percepito come ingrassante (49,6%), induce timori (23,8%) e ansie (23,1%) e per alcuni può indurre intolleranze alimentari (10%).
Quel che sorprende sono le caratteristiche dei forti consumatori di burro evidenziate dal monitoraggio Assolatte, da cui emergono risvolti inattesi. Come il profilo di coloro che si definiscono “fans del burro” (15% degli intervistati): sono specialmente i 25-34enni (e in misura inferiore i 45-70enni), i residenti nelle regioni ‘rosse’ e nel nord-ovest, esclusa la Liguria. Ma soprattutto “i forti consumatori di burro sono migliori degli stereotipi che li riguardano: infatti appartengono alla fascia di italiani più soddisfatti della loro vita e più impegnati a garantirsi il massimo benessere psico-fisico" spiega Finzi. Al di sopra della media nazionale, vantano una bella famiglia e un lavoro soddisfacente (spesso creativo), il tempo dedicato a se stessi, la capacità di prendersi una pausa nel corso della giornata, il possesso di un amato animale domestico, lo stare spesso e volenteri con amici e persone più giovani, il mangiare tutto, con calma e in piccole quantità“.
Vuoi saperne di più su quanto è emerso dal Monitor biennale Assolatte-AstraRicerche?
Guarda la clip di Enrico Finzi sul nuovo canale Youtube di Assolatte:
www.youtube.com/user/AssolatteTV