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Attualità

PORTE APERTE AL 'GUSTO SOSTENIBILE' DI LATTE, YOGURT, BURRO E FORMAGGI

04-11-2010

Sono 6 le industrie aderenti ad Assolatte che, tra l'8 e il 14 novembre, accolgono i visitatori nei loro stabilimenti in occasione della "food week".


Mostrare ai consumatori come vengono prodotti latte, yogurt, burro e formaggi. Far scoprire il "dietro le quinte" di famose aziende di marca. Far conoscere le iniziative avviate dalle industrie a favore della sostenibilità ambientale.

Sono queste le finalità che si è proposta Assolatte aderendo ad "Apertamente. L'industria alimentare in Italia apre le porte al pubblico", l'iniziativa promossa da Federalimentare insieme alle associazioni di categoria, che si terrà in tutta Italia dall'8 al 14 novembre 2010.

L'edizione di quest'anno è dedicata al "gusto sostenibile", ossia all'impegno che l'industria alimentare italiana presta alla sostenibilità ambientale e ai processi produttivi che consentono di salvaguardare l'ambiente, costruendo un rapporto di fiducia sempre più saldo con il consumatore.

"Le industrie lattiero casearie sono impegnate in prima linea sul fronte della sostenibilità ambientale - sottolinea Adriano Hribal, delegato della presidenza di Assolatte - e continuano a investire per individuare tecnologie e soluzioni mirate a ottenere una migliore impronta ecologica, a razionalizzare i consumi energetici e di materie prime, a realizzare un packaging sempre più responsabile, mantenendo fermi i prerequisiti di sicurezza e di qualità che sono da sempre il valore portante dei prodotti lattiero caseari italiani".

Durante l'edizione 2010 di Apertamente, sei aziende associate ad Assolatte presentano ai visitatori il loro impegno e i loro investimenti per la salvaguardia dell'ambiente:

Auricchio: è stata la prima azienda a realizzare in Sardegna un impianto per la produzione di energia fotovoltaica nel suo caseificio di Macomer. È dotata di un impianto che consente il recupero dei residui di lavorazione, che vengono destinati all'industria farmaceutica. Sta portando avanti degli studi per la riduzione dei materiali plastici utilizzati per il confezionamento, in un'ottica di sostenibilità ambientale.

Centrale del Latte di Vicenza: ha dotato il suo stabilimento di sistemi di controllo dei consumi che consentono una gestione più razionale delle fonti energetiche e il recupero delle acque. Svolge dei programmi di educazione alimentare nelle scuole per promuovere consumi più consapevoli e più attenti all'impatto sociale ed ambientale dell'alimentazione. Lavora sul pack per renderlo più sostenibile: ad esempio, ha ridotto il peso delle preforme delle bottiglie in PET per il latte. 

Danone Italia: nel 1999 ha ottenuto la certificazione ISO 14001 per lo stabilimento di Casale Cremasco, a conferma del costante impegno a favore della sostenibilità ambientale. Nell'ultimo quinquennio, i consumi di energia elettrica e termica dello stabilimento sono stati ridotti del 35%, e quelli di acqua del 25% circa. Inoltre, i nuovi packaging introdotti nel 2001 hanno consentito di diminuire del 25% i consumi energetici legati al trasporto e di risparmiare il 30% delle materie prime. Il gruppo Danone è inoltre classificato nei principali indici di responsabilità sociale: il Dow Jones Sustainability Index Stoxx e il World, ASPI Eurozone et Ethibel Sustainability index. 

Granarolo: ha adottato nei siti produttivi dei sistemi di gestione ambientale, dotandoli anche di diverse certificazioni, come la ISO 14001 e la registrazione ai sensi del Regolamento EMAS. Nel marzo 2007 ha redatto e fatto certificare la sua prima dichiarazione ambientale di prodotto (EPD enviromental product declaration) per il latte Alta Qualità in bottiglia PET da 1 litro, primo riconoscimento mondiale nel settore alimentare. 

Emilio Mauri: ha scelto di stagionare il Taleggio nelle grotte della Valsassina, rispettandone le condizioni naturali e l'ecosistema. Ha sostenuto forti investimenti per certificare i siti produttivi di Treviglio e di Pasturo e integrare queste aziende nel territorio, ottenendo diverse certificazioni internazionali, tra cui la ISO 9001:2000 relativa al sistema di gestione per la qualità, e la ISO 2200:2005 per la gestione della sicurezza alimentare. Ha conseguito anche lo standard Internazionale SA8000, che certifica l'eticità aziendale, e che coinvolge lavoratori, clienti e fornitori nella creazione di un nuovo sistema di gestione aziendale. 

Zanetti: ha dotato il suo stabilimento di Marmirolo di un impianto per l'ultrafiltrazione dell'acqua, che permette di ridurre i consumi idrici in tutte le fasi produttive, e di un sistema di impianti frigoriferi, che consente di abbassare i consumi energetici. Ha installato un nuovo impianto fotovoltaico da 200Kw nello stabilimento di Lallio.