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Attualità

LA TURCHIA DICE NO AI GRANDI FORMAGGI ITALIANI

05-02-2013

Una banale questione burocratica impedisce l'export dei grandi formaggi italiani verso la Turchia


Dal primo febbraio i grandi formaggi italiani - Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana, in primis - non possono più essere esportati in Turchia. Queste le conseguenze di una gravissima decisione del Governo turco, che ha vietato l'importazione di formaggi ottenuti da latte crudo.

"Si tratta di una cosa inaudita - ha affermato Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte. I formaggi stagionati italiani son sicuri e di grandissima qualità. Li esportiamo in tutto il mondo ed è assurdo che proprio un paese come la Turchia, che chiede a gran voce di essere accolta nell'Unione europea, abbia preso una decisione di questo tipo. L'Unione europea deve intervenire e pretendere che il divieto venga rimosso immediatamente!"

Assolatte ha sollecitato più volte l'ambasciata italiana ad Ankara e i ministeri competenti perché prendano una posizione dura a salvaguardia delle produzioni italiane di qualità.

"Il divieto va rimosso immediatamente, altrimenti saremo costretti a chiedere al nostro governo di intervenire con restrizioni analoghe e vietare l'arrivo in Italia dei prodotti provenienti dalla Turchia, ha concluso Ambrosi".

Ogni anno, arrivano nel nostro paese grandi quantità di alimenti prodotti in Turchia soprattutto frutta (237 milioni di euro), preparazioni di ortaggi e legumi (45 milioni di euro), cereali (13 milioni di euro), bevande e alcoolici (10 milioni di euro), kebab ed altre preparazioni di carne (9 milioni di euro), pistacchi, mandorle ed altri semi (8,8 milioni di euro).