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Attualità

FORMAGGI DOP, IGP E STG: L'INDUSTRIA GIOCA UN RUOLO DA PROTAGONISTA

27-01-2010

I 36 formaggi a denominazione d'origine sono il vanto della tradizione alimentare italiana. Ecco perché le industrie lattiero-casearie sostengono questi prodotti e hanno un ruolo di spicco nella loro produzione


Se l'Italia è al primo posto nella classifica dei paesi europei per numero di prodotti a denominazione d'origine, molto lo si deve anche al comparto lattiero-caseario. Infatti, dei 194 prodotti registrati a Bruxelles nell'elenco delle DOP, IGP o STG, ben il 18,5% sono formaggi. Si tratta di 36 prodotti rappresentativi del ricco patrimonio lattiero-caseario italiano: freschi o stagionati, erborinati o affumicati, a pasta molle o dura, da tavola o da grattugia. Alcuni sono così famosi da essere diventati dei portabandiera del "made in Italy", come il Grana Padano e il Parmigiano-Reggiano, il Pecorino Romano e il Gorgonzola altri sono stati riscoperti più di recente e spesso salvati dall'estinzione, come la Ricotta Romana DOP.

Complessivamente in Italia, nel corso del 2008, la produzione di formaggi a denominazione d'origine è stata di 459.854 tonnellate per un controvalore al consumo di 5.223 milioni di euro, come ha rilevato il Rapporto Qualivita 2009. Una buona parte di queste produzioni proviene da aziende industriali, ma ben pochi italiani lo sanno. Secondo uno studio condotto da Astra Ricerche per conto di Assolatte, solo 1 italiano su 2 ritiene che i prodotti lattiero-caseari DOP, IGP o STG siano prodotti dall'industria, mentre l'altro 50% li collega a piccole realtà artigianali o rurali.

Eppure è stata proprio Assolatte, in qualità di associazione delle aziende industriali, a scendere in campo per far riconoscere e tutelare le produzioni casearie tipiche ponendo le basi dell'attuale sistema di protezione che si basa sulle DOP, le IGP e le STG: infatti Assolatte è stata tra i promotori della Convenzione di Stresa, che ha posto le basi per la definizione e la tutela delle denominazioni di origine protetta sul mercato internazionale.

Così nel 1954 venne emanata la prima legge italiana di tutela dei formaggi a denominazione di origine, che inquadrò i Consorzi di tutela quali strumenti di valorizzazione e di tutela dei formaggi di qualità legati alla tradizione. Assolatte, anche in questo caso, ebbe un ruolo propositivo promuovendo la nascita di quasi tutti i Consorzi più importanti del settore lattiero-caseario.

Il ruolo delle industrie lattiero-casearie è molto rilevante anche se si analizzano le esportazioni dei formaggi DOP, IGP e STG, dove la quota attribuibile all'industria è del 90%. E' merito di queste intraprendenti imprese se i formaggi tipici italiani hanno conquistato i consumatori di tutto il mondo e sono sempre più apprezzati e diffusi all'estero. Tanto che, se i prodotti alimentari riconosciuti come alfieri del Made in Italy vendono sui mercati internazionali mediamente poco più del 10% dei loro volumi complessivi, nel settore lattiero-caseario l'incidenza dell'export è pari al 15% della produzione totale.