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Attualità

VA ESTESA ANCHE AL LATTIERO CASEARIO LA NORMA SUL 'MADE IN ITALY' APPROVATA DAL SENATO

11-03-2010

Il solo modo per contrastare efficacemente il falso Made in Italy in tutto il mondo è


Assolatte esprime apprezzamento per la norma sul Made in Italy approvata ieri dalla Commissione Industria del Senato e invita il Governo ed il Parlamento ad estenderla, una volta approvata dalla Camera e diventata legge dello Stato, agli altri comparti della tradizione industriale italiana che hanno costruito il prestigio del Made in Italy nel mondo.

La legge - valida per il tessile, la pelletteria e per le calzature - mette in salvo il saper fare dell'industria italiana, confermando quello che Assolatte sostiene da molto tempo: solo quello che esce dagli stabilimenti italiani, cioè che è "fatto in Italia", è il vero "made in Italy".

Applaudiamo quindi a quanto deliberato dal Senato, che ha riconosciuto la capacità dell'industria italiana di realizzare prodotti di eccellenza partendo dalle migliori materie prime, nel rispetto delle leggi sull'igiene, sulla sicurezza dei prodotti, sul lavoro, sull'ambiente.

"La difesa del Made in Italy- ha affermato Giuseppe Ambrosi presidente di Assolatte commentando la legge approvata dal Senato - è parte integrante del DNA dell'industria lattiero casearia. Siamo sempre stati in prima linea per tutelare e difendere i prodotti fatti in Italia e combattiamo ogni giorno contro chi cerca continuamente di imitarli, appropriandosi della loro fama".

La nostra attenzione alla qualità e al made in Italy ha radici profonde: già negli anni '50, quando nessun altro lo riteneva necessario, Assolatte e le imprese italiane riuscirono a mettere in salvo alcuni prodotti della grande tradizione italiana, i formaggi DOP, lavorando al fianco del Governo per la sottoscrizione della Convenzione di Stresa, la prima Convenzione internazionale sulle denominazioni geografiche, senza la quale oggi non esisterebbe nessun formaggio italiano DOP.

"E' stato grazie alla nostra lungimiranza che i formaggi DOP sono oggi patrimonio comune e ricchezza per tutta la filiera,ha continuato Ambrosi. Con la globalizzazione dei mercati la sfida si fa oggi più difficile.Bisogna quindi contrastare il falso Made in Italy in tutto il mondo, fenomeno che toglie ricchezza al paese e mette a repentaglo l'immagine dei nostri prodotti. Il solo modo che abbiamo per farlo è valorizzare il saper fare delle nostre industrie."

L'industria italiana è portatrice di una tradizione e di una cultura della qualità che il mondo ci invidia. Speriamo che presto anche al nostro settore venga riconosciuta la capacità di fare prodotti straordinari, partendo dalle migliori materie prime.