MENU

Attualità

'SORPASSO' STORICO: PER LA PRIMA VOLTA L'EXPORT DI FORMAGGI ITALIANI BATTE L'IMPORT

19-03-2010

Nel 2009 la bilancia commerciale del settore caseario italiano ha chiuso con un saldo positivo di 151 milioni di euro.


Nel 2009 la bilancia commerciale del settore caseario italiano ha chiuso con un saldo positivo di 151 milioni di euro.

Nel corso del 2009, secondo i dati Istat, l'Italia ha venduto oltrefrontiera 248.117 tonnellate di formaggi, registrando un leggero rialzo rispetto al 2008 (+0,4%). A valore l'export 2009 è ammontato a oltre 1,42 miliardi di euro, in calo del 2%, a testimonianza del calo dei prezzi registrato lo scorso anno.

Per la prima volta nella storia, il saldo import/export ha registrato un bilancio positivo: infatti il valore delle esportazioni ha superato di ben 151 milioni di euro quello delle importazioni.

La prima parte del 2009 è stata caratterizzata da forti cali delle vendite, mentre nella seconda parte c'è stata una netta ripresa dell'export. In particolare l'andamento molto positivo di dicembre ci ha fornito segnali incoraggianti per i mesi a venire. Infatti, rispetto al dicembre 2008, l'export di formaggi è risultato in crescita del 13% in quantità e del 10% in valore.

"Questa performance premia l'impegno profuso delle industrie casearie italiane, che anche in un contesto internazionale difficile e molto competitivo, hanno continuato a investire sui mercati esteri e a portare il meglio del made in Italy sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo" sottolinea il presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi.

I 3/4 dei formaggi esportati complessivamente sono costituiti da Mozzarella e altri freschi (36,4% di quota a volume), da Grana Padano e Parmigiano Reggiano (25%), da Pecorino Romano (6,6%), Gorgonzola (5,2%) e Provolone (1,6%). Nel 2009 sono state vendute all'estero 90.337 tonnellate di mozzarella, ricotta ed altri formaggi freschi, pari allo 0,5% rispetto al 2008. Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno raggiunto quota 62.132 tonnellate, con un incremento del 3,7% sull'anno precedente, e hanno registrato ottimi incrementi in Paesi come Germania, Francia e Regno Unito. Il Gorgonzola, con 12.923 tonnellate destinate ai mercati esteri, ha registrato una variazione negativa del 2% circa ma ha visto aumentare i suoi estimatori in Francia.

Meno brillanti le performance del Pecorino Romano, dovuta al calo della richiesta da parte del suo principale mercato di sbocco, gli Stati Uniti, e del Provolone, che ha risentito anch'esso della minore richiesta di paesi importanti come Usa, Germania e Regno Unito. 2009 con il segno meno anche per Fontina, Asiago, Caciocavallo, Montasio, Ragusano, Italico e Taleggio.