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Attualità

ALTRI IMPORTANTI OSPITI AL PREMIO GIORNALISTICO ASSOLATTE

07-02-2012

Insieme al Ministro Mario Catania, altri importanti ospiti alla cerimonia conclusiva del Premio Giornalistico Assolatte


Dopo gli interventi del Ministro Mario Catania, del presidente della Commissione agricoltura al Parlamento europeo Paolo De Castro, e dei senatori Cesare Cursi (presidente della Commissione Industria del Senato), Antonio Tomassini (presidente della Commissione Igiene e Sanità) e Alfonso Andria (vicepresidente della Commissione Agricoltura), ha preso la parola il Presidente di Assolatte Giuseppe Ambrosi.

Ambrosi ha introdotto i motivi che hanno portato al Premio Giornalistico Assolatte.
"La nostra Associazione ha l'onore di rappresentare il più grande settore alimentare italiano, le sue imprese e i suoi prodotti. Prodotti che, oltre ad essere veri e propri pilastri della corretta alimentazione, fanno parte della grandissima tradizione culinaria del nostro paese. Un mix di qualità, tradizione e saper fare che arriva ogni giorno sulla tavola degli italiani e in tutto il mondo grazie all'impegno e al lavoro dell'industria lattiero casearia". "Abbiamo indetto questo Premio - ha continuato Ambrosi - per individuare e premiare chi produce un'informazione chiara, corretta e super partes sul nostro settore. Premiare chi crede, come noi, che l'informazione ha un ruolo importante per formare le persone, per istruirle, per farle crescere. Negli ultimi anni siamo stati testimoni di una vera e propria rivoluzione delle fonti informative: un bombardamento di notizie che toglie tempo alla riflessione, non aiuta a capire o ad approfondire temi complessi, facilita la diffusione di una cattiva informazione. Lo scopo del Premio Giornalistico Assolatte è proprio quello: premiare chi si è dimostrato capace di approfondire con serietà ed imparzialità i temi che ci sono più cari".

È intervenuto quindi Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori e membro della Giuria del Premio.
Dona, definendo Assolatte "amica dei consumatori" ha ricordato come l'informazione giornalistica sia determinante per i cittadini. Determinante specialmente in un momento di crisi economica, dove il prezzo di un prodotto alimentare può determinare le scelte d'acquisto. Compito dei media, quindi, è anche quello di ricordare ai consumatori, distratti da problemi contingenti, che c'è un fattore più importante del prezzo: il fattore qualità. E che la qualità ha un costo, che, se non viene "riconosciuto", penalizza non solo i consumatori ma che i produttori.
Sempre in merito all'informazione, Dona ha affermato che siamo di fronte ad un "impoverimento culturale" dei media e che iniziative come quella di Assolatte con il suo Premio sono utili e quanto mai opportune.

Enrico Finzi, Presidente di AstraRicerche e anch'egli membro della Giuria del Premio, ha invece presentato i risultati della nuova indagine condotta sui consumatori.

Sull'importante ruolo nutrizionale dei prodotti lattiero caseari sono ritornati anche il senatore Claudio Gustavino della Commissione Igiene e il dottor Bruno Scarpa del Ministero della Salute.
Gustavino ha plaudito all'iniziativa Assolatte definendola "intelligente e utile", e ricordato come i prodotti lattiero caseari facciano parte di quel ristretto gruppo di alimenti da consumare quotidianamente.
Bruno Scarpa si è invece concentrato sui prodotti probiotici e sui loro effetti benefici, auspicando un maggior equilibrio nella valutazione dei claims.

A precedere la consegna dei premi, è intervenuta Carla Favaro in qualità di nutrizionista e giornalista. Come nutrizionista ha sottolineato la ricchezza in nutrienti dei prodotti lattiero caseari ma anche il crescente interesse della ricerca in ambiti diversi da quelli più noti come la salute delle ossa. Come giornalista ha tenuto a precisare che oggi più che mai i cittadini sono subissati da notizie che, più che informare, disorientano. Per cui diventa "normale" escludere dalla dieta un alimento, o tanti, o addirittura un intero gruppo, senza neppure chiedersi se sia davvero necessario farlo e soprattutto sottovalutando i rischi che ne possono derivare, tanto maggiori quanto più ampia è la gamma degli alimenti esclusi.