MENU

Attualità

LA CRISI DEL COMPARTO OVI-CAPRINO RICHIEDE INTERVENTI STRUTTURALI

03-09-2010

Se l'Unione Europea ci trascura, intervenga il Governo


Lunedì prossimo si terrà presso il Ministero delle politiche agricole un importante incontro sulla delicata situazione del comparto ovicaprino italiano, un settore che versa in un grave stato di crisi ed ha assoluto bisogno di attenzione da parte delle Istituzioni Nazionali.

"La forte contrazione delle esportazioni di Pecorino Romano negli ultimi 2 anni - spiega il Presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi - ed in particolare di quelle verso gli USA, ha generato giacenze di prodotto invenduto che gravano sul mercato e deprimono le quotazioni di tutti i formaggi ovini".

Il ritiro dal mercato di queste eccedenze è senz'altro una misura indispensabile per evitare che la crisi peggiori, ma per ripristinare un equilibrio duraturo sul mercato occorrono strumenti di programmazione che consentano di riallineare l'offerta alla domanda e razionalizzare la produzione.

"A tal fine - afferma Ambrosi - ben venga una 'stanza di compensazione' finalizzata ad assicurare sbocchi economicamente accettabili per il latte, evitando di trasferire la crisi dal Pecorino Romano agli altri formaggi ovini."

Occorre però lavorare anche su altri fronti, a partire dalla destagionalizzazione della produzione, un'esigenza che l'industria ha sempre segnalato nel Lazio e in Toscana e che riguarda anche altri settori, come quello del latte di bufala.

Il caso della Sardegna, però è particolarmente grave. Per diversificare la produzione e soddisfare la domanda delle centinaia di migliaia di turisti che arrivano sull'Isola per le vacanze, l'industria deve disporre di latte anche in estate. Altrimenti continuerà a confrontarsi con periodi in cui le consegne superano la domanda e periodi in cui invece è l'offerta a non essere sufficiente.

Molto si può fare anche sul fronte del pagamento del latte secondo qualità.

"La qualità della materia prima è un fattore determinante per l'industria, e da anni chiediamo di recuperare i ritardi rispetto al settore del latte vaccino, anche perché c'è il rischio che un'eventuale contrazione produttiva colpisca proprio il latte migliore, cosa che va scongiurata".

Assolatte plaude quindi all'iniziativa della Regione Sardegna per attivare misure di contrasto ad una crisi che da troppo tempo attanaglia il comparto e che causa enormi difficoltà a tutta la filiera ed auspica che l'incontro presso il Mipaaf getti le basi per un progetto condiviso di sostegno ad un settore, troppo spesso trascurato dalla politica comunitaria.