Fette di Formaggio fuso
Le Fette di formaggio fuso sono un tipo di formaggio inventato dapprima nel 1911 in Svizzera da Walter Gerber, ma che solo negli anni ’50 conobbero la vera fama con cui le conosciamo in tutto il mondo. James L. Kraft, di origine canadese, fondò nel 1903 a Chicago la sua fabbrica omonima, e nel 1916 ottenne il brevetto per quelle che in Italia sono chiamate Sottilette. Soltanto nel 1949 però, l’azienda Kraft cominciò a produrre questo formaggio assolutamente innovativo per l’epoca.
L’idea di partenza era molto semplice: creò un formaggio semplice da mangiare, pronto all’uso, semplicemente riscaldando il tipico formaggio americano Cheddar fino a circa 80°C per 15 minuti, sbattendolo continuamente. L’idea rivoluzionaria comprendeva naturalmente anche il loro confezionamento: infatti, ogni fetta era incartata singolarmente grazie a un macchinario che le rendeva facilmente trasportabili e soprattutto conservabili per lungo tempo.
In Italia le Fette di formaggio fuso Kraft arrivarono soltanto nel 1960, ma prodotte con dei formaggi differenti, che potevano sicuramente riscuotere più successo rispetto al Cheddar americano: il Provolone e l’Emmenthal.
Le Fette di formaggio fuso sono realizzate utilizzando dei formaggi filanti stagionati e non, come il Fontal, la Mozzarella, l’Emmenthal e il Gouda, che aggiunti ad altri ingredienti come latte e burro, vengono fusi secondo il procedimento originale degli anni ’50. I formaggi utilizzati per produrle sono differenti: dal classico Emmenthal, fino al Parmigiano e a tanti altri formaggi regionali dal gusto particolare. Questa tipologia di formaggio fuso è prodotta senza conservanti, polifosfati e senza glutine, perciò può essere consumata anche dai celiaci. Alcuni marchi hanno creato anche un prodotto senza lattosio, per venire incontro agli intolleranti.
Sul mercato si trovano tante varianti delle classiche Fette di formaggio fuso, come ad esempio quelle ripiene. Rispetto alla ricetta originale, queste fette sono più gustose perché se farcite con la Mozzarella fondono molto di più, mentre se farcite con un latticino fresco danno un tocco di freschezza in più al piatto.
Come tutti i formaggi in generale, anche le Fette di formaggio fuso sono ricche di minerali come il calcio, e di proteine, sempre utili all’organismo. Proprio il calcio è presente in un’alta percentuale, circa 550 mg ogni 100 grammi di prodotto, ossia il 69% della razione giornaliera indicata per un adulto. Data la presenza di grassi, sul mercato è stata lanciata anche la variante cosiddetta “light”, ossia con la metà dei grassi rispetto al prodotto originale.
Le Fette di formaggio fuso si utilizzano generalmente per farcire i panini con l’hamburger, secondo la tradizione americana, oppure per i toast con prosciutto cotto, da grigliare nel tostapane. Con questo tipo di formaggio però ci si può davvero sbizzarrire: si può condire la classica lasagna alla bolognese con quelle ripiene di mozzarella, per creare un piatto davvero filante, oppure si possono usare per insaporire timballi e sformati di verdure, riducendo la quantità di sale usata solitamente per prepararli. Per un secondo dell’ultimo minuto, si possono guarnire delle fettine di pollo semplici con le Fette di formaggio fuso, in modo da renderle originali e saporite.