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Nutrizione e salute

PRODOTTI LATTIERO CASEARI NELLA TERZA ETÀ: EFFETTO BENEFICO SULLA MALATTIA PARODONTALE

15-05-2008

Confermato il ruolo preventivo di latte yogurt e formaggi nei confronti di parodontite, ipertensione e osteoporosi. Il nuovo numero de L'Attendibile.


Con il contributo di Tiziano  Lucchi  (dirigente medico U.O. Geriatria, Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, Milano) e Carla Favaro (specialista in scienza dell'alimentazione e pubblicista) sul nuovo numero de L'attendibile, la newsletter nutrizionale di Assolatte, parliamo di prodotti lattiero caseari nella terza età.

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Alimentazione nella terza età: un argomento di sempre maggiore interesse, anche per il progressivo invecchiamento della popolazione che caratterizza le società occidentali.

La ricerca in questo campo è molto attiva: fra i tanti studi più recenti, alcuni riguardano i prodotti lattiero caseari. Particolarmente significativa una ricerca condotta presso la Harvard School of Public Health di Boston (USA), che ha indagato l’associazione fra prodotti lattiero caseari, calcio e vitamina D e incidenza di ipertensione. In questo studio, durato dieci anni, si è osservato che sia l’assunzione di prodotti lattiero caseari a basso contenuto di grassi, sia l’assunzione di calcio, sia l’assunzione di vitamina D erano inversamente associati con il rischio di ipertensione.

Alcuni ricercatori in Giappone, partendo dalla osservazione emersa in precedenza di una associazione inversa fra consumo di prodotti lattiero caseari e prevalenza di parodontite (infiammazione che si estende all’osso e agli altri tessuti di supporto dei denti), hanno osservato che coloro che mangiavano 55 o più grammi di yogurt o di bevande con fermenti lattici al giorno presentavano una minore prevalenza di tasche parodontali profonde e di grave perdita di attacco gengivale rispetto a coloro che non mangiavano questi cibi.

Un ultimo studio, condotto presso gli Ospedali Universitari di Ginevra, in Svizzera, ha indagare l’effetto dell’aggiunta di mezzo litro di latte parzialmente scremato al giorno, osservando una riduzione di alcune variabili biochimiche compatibili con un diminuito turnover osseo. Questo ha portato gli autori a concludere che un approccio nutrizionale di questo tipo può rappresentare una valida misura per la prevenzione primaria di osteoporosi.

Ma in un contesto più ampio, qual è il ruolo dei prodotti lattiero caseari nell’alimentazione dell’anziano? Tutte le risposte sul nuovo numero de L'Attendibile PRODOTTI LATTIERO CASEARI NELLA TERZA ETÀ.